Ascoli Piceno, una giornata nella città di travertino tra arte, artigianato e storia

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Anche quando siamo in vacanza (più o meno) non possiamo fare a meno di innamorarci delle attività e delle persone belle che incontriamo nelle Marche e di raccontarle, a modo nostro ovviamente.
Passeggiando per Ascoli Piceno in un sabato di ferragosto, abbiamo trovato una città a misura d’uomo, in cui arte, artigianato e tradizione enogastronomica sono in una naturale e semplice armonia.
Per stavolta non parleremo delle strepitose olive ascolane, che pure abbiamo gustato in abbondanza e con grande piacere (ma diciamolo che al Festival Ascoliva ci sono ben otto produttori diversi, uno più buono dell’altro, e noi li abbiamo provati praticamente tutti!).
Faremo “solo” un giretto attraverso la città di travertino, la sua splendida Piazza del Popolo, la chiesa di San Francesco e le altre chiese romaniche del centro storico, i palazzi, i giardini e le botteghe d’arte e artigianato.

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ascoli-chiese-tcomeEntrando nella città, siamo stati rapite dagli splendidi e curatissimi giardini vescovili, che in questi giorni sono stati sede della mostra d’arte dedicata alle opere di Pio Serafini e Stefano Tamburrini, due artisti attivi ad Ascoli.
I giardini e le opere sembravano fatti per stare insieme, una cornice naturale perfetta.

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Appena finito di gustarci le olive in piazza Arringo abbiamo incontrato Luca Virgulti di Cave Cavam. Ci ha raccontato che la loro bottega è una cava di travertino a Rosara, appena fuori Ascoli. Lì lavorano la pietra, all’aperto. Suo fratello Alessandro usa lastre di travertino come tele per le sue opere: rappresentazioni della città, ma anche alberi, in particolare l’ulivo, l’altro grande protagonista di questo territorio. Ma ci sono anche le originali “costruzioni” per bambini, praticamente dei lego fatti di pietra, le calamite con le scritte in carattere lapidario e poi i lavabi e altri oggetti d’arredo che sono dei veri capolavori. Proprio in questi giorni ci sarà l’apertura del loro nuovo negozio proprio in Piazza del Popolo: in bocca al lupo!

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Ma Ascoli è anche una città di lunga tradizione ceramica. Tra i vicoli vicino a Piazza Ventidio Basso abbiamo scoperto la bottega Verde Ramina, dove abbiamo incontrato Barbara Petrelli. Dopo una lunga ricerca sulle materie e sulla tecnica, Barbara ha scelto di riproporre la tecnica del “rame a spessore”, che era stata messa a punto negli anni Venti del Novecento da due ceramisti ascolani, Polidori e Giovanili. L’effetto “Tiffany”, uno scurissimo e denso spessore sulla superficie maiolicata, è quello che contraddistingue le sue ceramiche e le rende davvero uniche.

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ascoli-ponti-tcomeE infine non si può mica ripartire senza una sosta allo storico caffè Meletti! Già che ci siamo, anche i confetti all’anisetta!
Ma quante meraviglie si scoprono in una sola giornata? :-) Ci viene già voglia di ritornare!
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Foto: © Monica Maurino

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In Tcome mi occupo di gestione dei contenuti e architettura delle informazioni.
La mia passione sono i beni culturali e le connessioni con il digitale , ma anche la cucina, i libri illustrati, il fair trade.
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