Booking guerrilla

Man Booking Hotel Reservation on Digital Tablet

“Non tutti sanno che quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha vietato all’albergo di pubblicare condizioni più favorevoli sul proprio sito internet.
Se contatti direttamente l’albergo (per telefono o via mail), puoi ottenere condizioni più favorevoli di quelle disponibili sui grandi portali”.

Ta daaaa! Ecco il nuovo video pubblicato oggi da Federalberghi su Youtube. Per gli addetti ai lavori niente di nuovo, ma finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di svelare all’ospite cosa si cela dietro i grandi portali di prenotazione: la struttura incorre in penali se pubblica sul proprio sito tariffe più vantaggiose rispetto a quelle fornite alla stipulazione del contratto. Quando però il cliente diretto contatta l’hotel, la direzione può offrirgli diversi servizi aggiuntivi a parità di prezzo o applicare promozioni speciali.

La guerra è quindi aperta.

Io onestamente però, piuttosto che lanciarmi contro questi colossi delle prenotazioni online, mi fermerei a riflettere un attimo. Per quale motivo c’è stato un boom esponenziale di questi portali negli ultimi anni? Evidentemente hanno saputo approfittare di un gap creato dagli albergatori stessi. Le Ota ( o Olta se preferite) offrono un servizio comodo, un metodo intuitivo e immediato per verificare in tempo reale prezzo e disponibilità, filtrando la zona d’interesse e le caratteristiche dell’hotel. I termini di cancellazione sono giá indicati nero su bianco. Vi sembra poco? Questo si traduce in un gran risparmio di tempo per l’utente, con la possibilitá di pagare online in tutta sicurezza.

Le strutture ricettive offrono un servizio cosí? Purtroppo si preferisce pagare – malvolentieri – le commissioni pattuite con l’operatore (che non scendono quasi MAI sotto ad un 15% ) ma non si fa nulla per invogliare a prenotare direttamente e tantomeno si investe in un sito efficiente, responsivo e fruibile.

Quindi Ota sì o Ota no?

Il problema non è tanto poter fare a meno o no delle Ota. Offrono una visibilitá considerevole (non possiamo ignorare le cifre a molti zeri che investono quotidianamente in Seo) e ci aiutano a riempire le camere in periodi di non altissima stagione. Lavorarci a mio avviso va bene, ma intanto tramite il mio sito o i canali Social DEVO fornire al mio potenziale cliente tutte le informazioni che cerca, coccolandolo ancora prima che diventi un ospite, con un customer care attento e premuroso. E qui, tenetelo bene a mente, non c’è Ota che possa reggere il confronto!

Se volete approfondire, l’ Autoritá Garante della Concorrenza e del Mercato si é espressa con un comunicato stampa lo scorso 21 aprile sulla questione sollevata da Booking relativa alla parity rate.

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In Tcome mi occupo di Strategie di Marketing volte a promuovere al meglio identità e peculiarità di ogni realtà, anche attraverso collaborazioni mirate con operatori, OTA e agenzie specializzate in Incoming, fornendo consulenza commerciale e Customer care.
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