Instagram marketing in 5 punti: un’intervista a Ilaria Barbotti

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Dopo un intenso weekend a Tipicità 2016 (abbiamo fatto nuove conoscenze e ci siamo proprio divertite, qui le nostre foto su FB), la settimana è iniziata con un incontro molto interessante: un caffè con Ilaria Barbotti, presidente di Instagramers Italia.
Abbiamo approfittato dell’occasione per farle un’intervista su Instagram come strumento per il business. Ci siamo messe nei panni dei nostri clienti ed ecco le domande che sono venute fuori.
Poi non dite che non vi vogliamo bene! 😉

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Ilaria, puoi riassumere in 5 punti l’importanza e le potenzialità di Instagram in ottica business?

  1. Comunicazione visual

    Instagram è un social network che vive di immagini, di fotografia. Sappiamo bene il potere di un’immagine, il potere di una fotografia: un’immagine vale più di mille parole perché il cervello comprende le immagini senza bisogno di spiegazioni o traduzioni. Tutto questo ha favorito soprattutto negli ultimi anni la crescita esponenziale della comunicazione visuale e con questa i social che vivono di immagini; pensate al boom di Pinterest qualche anno fa, e oggi a quello di Instagram che di fatto è il social del momento.

  2. Stile immediato

    Ogni giorno riceviamo sempre più messaggi pubblicitari e tra tutti ci colpisce quello che è più diretto e immediato, cioè il messaggio visuale, ovviamente con immagini costruite bene. Instagram piace sempre di più perché ha un suo stile riconoscibile e la fotografia social conquista soprattutto perché racconta un prodotto o una destinazione in maniera nuova, innovativa, diversa.

  3. Numeri: il social del momento

    Parlando di dati, Instagram è il social che è cresciuto di più, ci sono 400 milioni di utenti nel mondo: un numero altissimo. Bisogna considerare poi che Instagram è proprietà di Facebook, il social più usato al mondo, quindi anche su Facebook i contenuti che arrivano da Instagram sono favoriti e mostrati prima rispetto agli altri.

  4. Hashtag per intercettare il pubblico

    Attraverso gli hashtag si può raggiungere un pubblico sempre più ampio. Scegliendo quelli più adatti alla mia attività (per esempio #moda, #viaggi, #fotografia, #travel, #luxurytravel, ecc.), riuscirò ad intercettare le persone che stanno cercando quelle parole sulla base dei loro interessi. A differenza di Facebook o Twitter, dove sono più limitati e funzionano meno, su Instagram si possono aggiungere fino a trenta hashtag, aumentando così moltissimo le possibilità di essere trovati da nuovi clienti: potenzialmente puoi raggiungere davvero tutti gli iscritti alla piattaforma in pratica a costo zero, semplicemente con le immagini e usando gli hashtag giusti per essere trovato.

  5. Community e territorio

    Fondamentale è il ruolo delle community igers: soprattutto in Italia, c’è una community molto attiva sia a livello nazionale sia a livello locale, che favorisce la promozione di un’attività, di un prodotto o di un’iniziativa sul territorio stesso. Questa è una grande opportunità che Instagram dà alle aziende, cioè quella di raggiungere moltissime persone attraverso le community e i singoli utenti (influencer) che su quel territorio vivono e di cui si fanno praticamente testimonial.

Foto su Instagram @ch_ecco @polapple @federicograziati @ilarysgrill
Promozione di prodotti e valorizzazione del territorio procedono di pari passo su Instagram. La community è la forza di questo social che con un linguaggio originale arriva a un numero sempre più elevato di persone nel mondo. Foto su Instagram: @ch_ecco, @polapple, @federicograziati, @ilarysgrill.

Parliamo di pubblicità su Instagram: conviene investirci e perché?

Sponsorizzata su Instagram
L’esempio di una sponsorizzata su Instagram. Cliccando su “scopri di più” si arriva direttamente allo shop online.

Le sponsorizzate sono quello che mancava su Instagram, cioè il fatto di poter “uscire” dal social verso altre pagine web. Finalmente da settembre 2015 è possibile attraverso la pubblicità linkare un sito, un e-commerce, una pagina di prenotazione online e ora lo strumento è davvero funzionante al 100%. Se vedo una bella foto di un hotel che mi attira, in due click posso prenotare una camera, quindi questo è un canale molto diretto di interazione con l’utente finale. È uno strumento di promozione molto mirato e, in questo momento in cui il costo delle sponsorizzate non è ancora elevatissimo, anche con piccoli budget è possibile avere dei buoni risultati.
Ovviamente, come per gli altri social, bisogna essere attivi tutti i giorni e costanti, usando le sponsorizzazioni nei momenti caldi, ad esempio per le festività o eventi particolari, targettizzando molto bene la campagna come si fa su Facebook. Il carousel di più immagini e i video funzionano bene, sicuramente una buona immagine e il link esterno al proprio sito (con il pulsante scopri di più) danno dei buoni risultati, consentendo anche di tracciare il percorso che l’utente fa. Consiglio senz’altro di usare Facebook e Instagram insieme, quindi di fare la campagna contemporaneamente su entrambe le piattaforme per potenziarne l’effetto. Facebook e Instagram sono i social del momento: quindi bisogna sfruttarli al meglio!

Qualche consiglio pratico per iniziare a usare Instagram?

Quando si apre l’account bisogna postare almeno una foto al giorno, massimo due, senza esagerare. Poi è importante iniziare a seguire tutti gli influencer (blogger e instagramer) sul territorio e intercettare potenziali clienti, scegliendo con cura gli hashtag e seguendo le persone che li usano per poi interagire con loro. È un lavoro da fare per un’ora al giorno, tutti i giorni: mettere il like a tutte le persone che usano quel tag, perché tendenzialmente possono essere persone interessate alla mia attività specifica (per esempio se produco scarpe da calcio seguirò tutti gli hashtag collegati allo sport in generale e al calcio).
Seguire e interagire, like e following, sono la base dell’attività su Instagram, oltre a condividere una foto al giorno.
All’inizio si può partire con un bel pacchetto di foto fatte coinvolgendo la community instagramer o da un fotografo, facendosi seguire da chi conosce il social e senza improvvisare se non si è in grado da subito, perché Instagram non è fotografia professionale, ha uno stile preciso che bisogna imparare a conoscere, poi si può andare avanti in autonomia.
Poi interagire sempre in maniera molto naturale e spontanea, senza essere troppo “commerciali”, commentare con le emoticons e un tono amichevole, invitando a scoprire la propria attività e il territorio circostante: bisogna sempre legare il proprio prodotto al territorio, questo è molto importante.

Ringraziamo ancora Ilaria per queste indicazioni davvero utili.
Instagram è in piena ascesa e vale la pena di capire come integrare questo strumento in una strategia di marketing efficace.

[Sintesi da intervista registrata]

9788820366025Per approfondire questi argomenti c’è l’interessante libro di Ilaria: Instagram Marketing, Hoepli, 2015.

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In Tcome mi occupo di gestione dei contenuti e architettura delle informazioni.
La mia passione sono i beni culturali e le connessioni con il digitale , ma anche la cucina, i libri illustrati, il fair trade.
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