Scoprire il territorio attraverso l’arte. Turismo esperienziale a Castelletta di Fabriano
Siamo state invitate da Andrea Silicati e Elisa Latini, artisti di Jesi, al loro workshop di disegno e acquerello “Arte e Natura”. Per due giorni, un piccolo gruppo armato di fogli di carta, colori e pennelli ha invaso pacificamente il borgo medievale di Castelletta, immerso nel verde dei boschi tra Serra San Quirico e Fabriano.
Ecco cosa succede quando arte e scoperta del territorio e turismo esperienziale si uniscono.
Domenica pomeriggio di fine luglio. Io e Monica arriviamo a Castelletta percorrendo la stradina tortuosa che dalla valle dell’Esino sale verso la montagna. Gli altri partecipanti al workshop sono arrivati già sabato ma… meglio tardi che mai!
Siamo impazienti di raggiungere il gruppo e di partecipare al workshop, anche se solo per la sua fase conclusiva.
Alla Casa del Parco, sede del workshop, ci accoglie Romina che con la Cooperativa Il Chirottero si occupa delle attività educative e turistiche a Castelletta. Sono tutti a mangiare alla Trattoria Castelletta, ci dice. Argh! anche questa purtroppo l’abbiamo mancata, la prossima volta rimedieremo!
Arriviamo alla piazzetta del paese e troviamo i partecipanti già con i loro album, pronti per il “compito” finale. Dopo disegni e acquerelli del paesaggio e dei vicoletti del borgo, adesso è il momento di entrare nel vivo: bisogna ritrarre gli abitanti del posto!
Scovarli non è un grosso problema, sotto un grande abete, un bel numero di persone se ne sta a prendere il fresco e a chiacchierare.
“Scusi, le dispiace se le faccio un ritratto?”. Incuriositi e un po’ stupiti dalla richiesta, fanno qualche battuta ma non si tirano indietro. Perfetto, i modelli ci sono.
Anche noi ci buttiamo all’opera e, notare bene, il ritratto si fa direttamente a penna! Se sbagli non importa, dice Andrea davanti alle nostre facce, evidentemente terrorizzate. Mentre io e Monica siamo impegnate a ritrarci l’un l’altra (interessante esperimento: alla fine o scatta l’istinto omicida o sei pronto a perdonare quasi tutto!), arriva un’inaspettata proposta. Uno dei signori vuol farci assaggiare il suo vino e ci fa strada verso la cantina.
Le cantine di Castelletta sono antichissime e, come in gran parte delle abitazioni del borgo, alcune delle pareti sono scavate nella viva roccia. Il vino è verace, di quello fatto come una volta che quando lo bevi senti il sapore e il profumo dell’uva.
Dopo poco ci raggiunge una signora elegante, Loretta. Il marito le ha detto che a Castelletta girano questi “strani” artisti. Anche lei ama dipingere e ci invita a vedere le sue opere a casa sua. Loretta e suo marito sono orginari di Castelletta e dopo anni di lavoro in giro per l’Italia, lei come sarta per una boutique del centro di Roma, hanno deciso di tornare a godersi questa pace, in una casa che affaccia sulla vallata.
Intanto, chiacchierando con Romina, scopriamo che a Castelletta e nei dintorni la Cooperativa Il Chiorottero propone tante attività educative a contatto con la natura: c’è un planetario digitale, si organizzano escursioni, laboratori di educazione ambientale, botanica e attività con altre associazioni sportive.
Un vero tesoro arroccato in questo piccolo borgo che potrebbe sembrare destinato all’abbandono e all’incuria e invece ha un potenziale incredibile, un punto di partenza ideale per scoprire il territorio del Parco Gola della Rossa.
Una bellissima esperienza di come sia possibile proporre un modello di scoperta autentica dei luoghi, rispettosa dell’ambiente e delle persone, per valorizzare il nostro patrimonio storico, naturalistico, umano.
Grazie e complimenti per l’iniziativa a Andrea e Elisa, grazie a tutti i partecipanti dell’Associazione Il Camaleonte di Jesi che abbiamo avuto il piacere di conoscere, alla Cooperativa il Chirottero, agli abitanti di Castelletta per la spontanea accoglienza.
Noi ci fermiamo per qualche giorno, per ricaricare le batterie e ripartire a settembre, con ancora più grinta. Buona estate!
Foto: © Monica Maurino