Do you LikeTourism ?

Tcome a Like Tourism

Come anticipato nei nostri profili social, noi di Tcome la scorsa settimana non potevamo perderci LikeTourism,  l’importante evento di formazione e business  ideato da Marche Maraviglia dedicato agli operatori del settore turistico.

5 le aree tematicheGestione e Controllo, Marketing e Sviluppo Commerciale, Comunicazione Web e Social, Pianeta Accoglienza, Turismo del Gusto – ospitate in altrettanti spazi all’interno della Mole Vanvitelliana di Ancona, in cui si sono alternati workshops, incontri, dibattiti e best practices. Tra i relatori nomi di spicco tra cui Sergio Cagol, Vincenzo Cosenza, Alessio Carciofi, Gabriele Micozzi, Bruno Bertero, Franco Grasso solo per citarne alcuni che abbiamo avuto il piacere di conoscere.

Non pretendo di riassumervi in poche righe questi intensi 2 giorni, ma vorrei condividere alcuni spunti e considerazioni che hanno fatto da leit motiv e ritengo particolarmente significativi. Eccoli:

  • La comunicazione va oltre il digitale. È parte delle persone. Quali sono le nuove opportunità?
    Il mio cliente è online. Ed è (anche e soprattutto) online che si gioca la partita della reputazione. Direi che queste sarebbero già due ottime ragioni per presidiare i vari canali social, tenendo però sempre a mente che devo fornire qualcosa di utile alla persona che si cela dietro l’utente, con un’attenzione a contenuti di qualità.
    Vale allora la pena studiare una strategia social che sia attenta alle nuove opportunità fornite dalle rete. Emblematico il caso della recente assemblea Instagramers Italia, che ha portato sotto la luce dei riflettori il territorio marchigiano (e le aziende che hanno ospitato l’evento) grazie alla condivisione degli scatti all’interno della community. I “numeri” di questa esperienza, condivisi dalla presidentessa Ilaria Barbotti, sono a dir poco sbalorditivi. A proposito di Instagram, sapevate che si inizia a fare dell’advertising anche su questo social?
  • Lead e revenue, ovvero ascoltare il proprio mercato.
    Ogni struttura possiede un bagaglio di dati che se correttamente gestiti e analizzati possono aiutarci nella politica tariffaria, nel conoscere e anticipare le esigenze del cliente, nel formulare offerte ad hoc, nel fornire un’assistenza post-vendita.
    Non solo le analisi storico-statistiche ma anche i nostri clienti, ancor prima che diventino tali, ci offrono una quantità di informazioni essenziali per conoscere approfonditamente il nostro target di riferimento e muoverci in maniera coerente e produttiva. Una corretta gestione dei prezzi aiuta a ottimizzare le vendite così come a differenziare l’offerta, con buoni risultati in termini di fatturato anche in bassa stagione.
  • Il turismo è sempre più esperienziale e social.
    I viaggiatori amano poter vivere esperienze irripetibili e i dati lo confermano:
    – Il 55% cerca esperienze uniche e interessanti
    – Il 44% vuole arricchire le proprie conoscenze culturali
    – Il 36% vuole calarsi nella cultura locale (Fonte: TripBarometer2014 )
    Cibo e vino rappresentano la cultura di un territorio, e i turisti ne vanno pazzi. Ne sono la prova le cooking classes con liste d’attesa e la crescita del fatturato legato al turismo enogastronomico (ne abbiamo parlato in un  articolo qualche settimana fa). Anche l’internazionalizzazione passa attraverso l’esperienza e la condivisione attraverso influencers ed ambassadors che possono aiutarci nella promozione. C’era una volta il testimonial, e c’è ancora… ha solo cambiato veste!

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Nella foto, Gian Luca Gregori, Pro-rettore dell’Università Politecnica delle Marche a LikeTourism durante la sessione plenaria “Filiere culturali e Turismo Made in Italy” del 2 Ottobre 2015

  • Parola d’ordine: consapevolezza.
    Mare, arte e spettacolo, natura, circuiti religiosi e spirituali, piccoli borghi, turismo del gusto, moda e artigianato… la nostra Italia ci consente di poter contare su un’infinità di clusters (senza dimenticare il travel business!) che diversificano e arricchiscono l’offerta ricettiva. Il territorio è parte del DNA di ogni struttura e forse dovremmo smettere di considerare la promozione di una destinazione turistica come qualcosa da delegare totalmente agli enti pubblici.
    La Regione Marche, che ha patrocinato Like Tourism e partecipato attivamente con l’intervento della Dott.ssa Paraventi, attraverso il suo portale dedicato al turismo  riunisce e promuove il lavoro dei vari operatori hospitality : T.O. , agenzie, strutture ricettive, consorzi e associazioni turistiche.
    Tuttavia, credo che l’impegno di qualsiasi ente pubblico o privato riuscirà a centrare completamente l’obiettivo solo quando questa volontà di valorizzare e far conoscere le bellezze della propria terra partirà dal basso. E creare in tutti gli italiani questa consapevolezza, è un’impresa non da poco. Ben vengano quindi eventi di questo genere, che contribuiscono a formare e sensibilizzare il pubblico. (Giuro! Non mi hanno pagato neanche un euro per l’articolo :) )

E voi, avete partecipato a LikeTourism? Volete raccontarci cosa vi ha entusiasmato, o quale best practice farete vostra?

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In Tcome mi occupo di Strategie di Marketing volte a promuovere al meglio identità e peculiarità di ogni realtà, anche attraverso collaborazioni mirate con operatori, OTA e agenzie specializzate in Incoming, fornendo consulenza commerciale e Customer care.
Bello questo post, vero? :-) Condividilo! :

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